Ragione e sentimento: Ivana Truccolo

È tempo di quiescenza. Alcuni nostri colleghi “storici” stanno lasciando fisiologicamente il mondo lavorativo, il fantastico mondo della documentazione e informazione scientifica; un mondo che abbiamo avuto la bella sensazione, almeno per una buona parte, di aver costruito insieme condividendo con entusiasmo tanti anni di lavoro, tanti progetti, tante idee.

Ma, con ancor più di empatia, abbiamo anche spartito momenti di delusioni nei quali ci siamo sforzati di capire il perché di alcuni accadimenti, di alcune decisioni che a noi tecnici, ingenui, parevano oltrepassare ogni logico e necessario motivo.
Ma chissà, forse montare e smontare le cose alla fine è un modo per rinnovare, per poterle ricostruire adattandole in un mondo in divenire.

E qui siamo certi che Ivana Truccolo sa di cosa stiamo parlando.
Ivana, responsabile dal 1984 della deliziosa e colorata biblioteca del CRO di Aviano da cui sono passati e dove si sono fermati tantissimi esperti della salute e tantissimi pazienti, è dal 1 aprile in pensione e ha vissuto in prima persona alcuni passaggi non facili - epocale è stata la traslazione da Azalea a Cignoweb - che ha saputo affrontare con la determinazione che la contraddistingue credendo fermamente che l’informazione di alta qualità fosse un diritto/dovere dei professionisti ma ancor di più un diritto per i cittadini.

Banale dirlo oggi.
Ma lei lo disse più di vent’anni fa al congresso sulla letteratura grigia organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità fino a concretizzare la sua visione in un progetto finalizzato degli IRCCS dell’area oncologica - Azalea appunto - inventando percorsi sostenibili per migliorare la qualità delle pubblicazioni per i pazienti e per renderle accessibili.
Da allora Ivana non ha mai abbandonato il suo pionieristico pallino - così lei lo definisce - né innanzitutto per il CRO, né per la rete delle biblioteche degli IRCCS o dell’ambito accademico, né per gli editori, né per le sinergie nazionali ed europee, tanto meno per il territorio o per le associazioni professionali e di volontariato trovando sempre punti di confronto ed equilibrio tra le diverse voci e forza nell’interdisciplinarietà.
Ma Ivana arriva a un altro punto sul quale ci fa riflettere: coniugare i grandi temi legati alla valutazione della ricerca, alla bibliometria, alle nuove competenze, ai cataloghi e alle banche dati con i loro metadati e algoritmi - per i quali ne subisce il fascino! - con la grande importanza della comunicazione e dei suoi nuovi modelli, della condivisione, rimandandoci a un senso sempre più puntuale di consapevolezza senza dare nulla per scontato.

In tutto ciò Ivana, con la sua ferma gentilezza, continuerà a coinvolgerci nelle sue idee invitandoci sempre a vedere oltre; come nostro presidente Gidif-Rbm siamo certi che,  come lei ha già avuto occasione di dire, la sua passione non andrà in pensione!