Maurella Della Seta va in pensione

Le fasi di passaggio come l'andare in pensione non sono mai facili, ma sono necessarie. In Italia ultimamente l'argomento è oggetto di posizioni controverse, ma ciò non toglie che andare in pensione a una certa età rimane, almeno in parte, un fatto fisiologico per chi ha un rapporto di lavoro con una qualche organizzazione, pubblica o privata che sia. Che le persone più anziane escano dal ciclo produttivo serve anche per dare modo alle generazioni più giovani di "fare il loro gioco".

Scrivere delle persone colleghe e amiche che stanno andando in pensione ai tempi del coronavirus è doppiamente strano perché, da una parte, sembra di parlare di uno che è passato avanti, dall'altro al momento le priorità sono altre.

Ma ciò non toglie che non può passare sotto silenzio il fatto che una "roccia" come Maurella Della Seta, la responsabile del Servizio Documentazione dell'Istituto Superiore di Sanità, va in pensione.

Maurella è un riferimento imprescindibile per molti di noi di varie generazioni non solo per la sua incessante attività di formazione all'utilizzo esperto degli strumenti di ricerca nelle banche dati biomediche della National Libray of Medicine, di cui l'ISS è centro nazionale di riferimento, ma anche per la sua proattività rispetto ai molti progetti di ricerca innovativi in cui lei e il suo gruppo sono stati partner o responsabili scientifici.  Fra questi, i più prestigiosi e di maggiore impatto sono sicuramente la traduzione in lingua italiana del soggettario MeSH, ma anche la realizzazione di progetti di ricerca finalizzata quali il progetto Medusa in tema di alfabetizzazione sanitaria. Tale progetto è stato il precursore del portale ISSalute la cui importanza per l'informazione divulgativa affidabile è sotto gli occhi di tutti.  Per citare qualche altro fra i molti progetti collaborativi nazionali e internazionali in cui Maurella si è giocata il suo ruolo di riferimento per i documentalisti biomedici italiani, ricorderemo SIBIL, la banca dati di Bioetica, il Piano Nazionale Linee Guida, il progetto di Medicina narrativa dell'ISS… Grazie alla sua competenza professionale specifica, al dominio di più lingue straniere, alla sua curiosità, intraprendenza e capacità di lavorare duramente, Maurella ha non solo onorato in modo eccellente un servizio prima di lei diretto da personalità prestigiose quali Marcella Magliola e Adriana Dracos, ma ha anche molto contribuito a far sì che l'ISS sia un'istituzione di riferimento non solo per la comunità scientifica ma anche per i cittadini.

Ma il ruolo di Maurella nel dare il dovuto riconoscimento a una professione tanto importante quanto poco nota quale quella del documentalista biomedico, non si ferma all'Italia. Da circa tre anni è la presidente dell'associazione europea delle biblioteche e dei centri di informazione biomedica EAHIL e, siccome dalle passioni non si va in pensione, sicuramente Maurella continuerà a svolgere la sua professione in tale sede. Condividere la conoscenza e l'esperienza è un valore importante anche per la nostra società che va di fretta e mai come oggi, ai tempi del Coronavirus, due cose appaiono importanti: l'informazione affidabile e la sua condivisione e la professionalità legata alla conoscenza e all'esperienza.

Da ultimo, ma non per importanza, ricordiamo che Maurella è socio GIDIF RBM da parecchi anni e, in questa veste, saremo onorati che continui a essere una di noi perché ha molto da dare ancora e nulla di ciò che vale deve essere sprecato.

Non ci resta che fare tanti auguri a Maurella di buona pensione, per i suoi nuovi progetti, nella certezza che noi ci ritroveremo presto ancora, e auguri anche all'ISS perché il lavoro fatto da Maurella sia portato avanti con la stessa passione e competenza.